05 dicembre 23 alle 09:30

Emergenza alluvione: tutti i numeri e l’impegno di Alia

Gli uomini e le donne di Alia Servizi Ambientali sono ancora impegnati in prima linea nei territori colpiti dall’alluvione che ha flagellato la Toscana nella notte fra il 2 e il 3 novembre 2023, con servizi straordinari nelle aree dell’emergenza, garantendo i servizi ordinari su tutti i 58 Comuni serviti.
A un mese di distanza, la situazione nelle strade sta tornando alla normalità in tutti i territori colpiti. Alia, con oltre 200 squadre e più di 160 mezzi in azione, ha già effettuato due passaggi di recupero dei rifiuti alluvionati nelle oltre mille strade coinvolte fra Campi Bisenzio e i Comuni della provincia pratese (Prato, Montemurlo, Carmignano, Poggio a Caiano, Vaiano, Cantagallo e Vernio), della piana pistoiese (Quarrata, Montale, Agliana) e della zona empolese (Fucecchio, Cerreto Guidi). In totale sono state finora rimosse dalle strade oltre 28.000 tonnellate di rifiuti provenienti da utenze domestiche.  A Campi Bisenzio, in particolare, è ripartita la raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati anche nelle zone più duramente colpite dall’alluvione. Nei giorni scorsi sono stati effettuati una serie di passaggi di spazzamento e lavaggio profondo delle strade con due lavastrade, due spazzatrici meccaniche e nove persone a terra per eliminare i residui di fango, ed il servizio gratuito di ritiro ingombranti torna ad essere gestito con le modalità ordinarie, ossia su appuntamento, su tutta l’area.
Con il superamento della gestione emergenziale del servizio Alia chiede agli utenti, informati in tempo reale nel mese di novembre grazie all’invio di oltre 117.000 mail e sms e numerose comunicazioni sui media e i canali social, di non esporre più in strada i propri rifiuti e di non portarli autonomamente nelle piazzole di accumulo, che, nel frattempo, sono già state completamente liberate dai rifiuti (ad eccezione delle terre e dei fanghi alluvionali).

L’impegno del gestore si è nel frattempo spostato sulla gestione puntuale delle richieste di smaltimento dei rifiuti delle utenze non domestiche, per risolvere le problematiche dei distretti produttivi e artigianali interessati dall’alluvione, raccomandando agli interessati di mantenere i materiali, ove possibile, all’interno dell’area aziendale separando i rifiuti simili agli urbani (come mobilia e imballaggi) dai rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) e dai rifiuti generati dall’evento alluvionale. Rimane al momento chiuso l’impianto di trattamento meccanico biologico di Case Passerini,  allagato dall’evento alluvionale. È al contrario tornata in funzione la discarica di Case Passerini, che, assieme agli altri siti già individuati, verrà utilizzata per ricevere i rifiuti urbani alluvionati raccolti nelle piazzole di accumulo ancora presenti in alcuni territori.